24 maggio 2013
Avete mai contato gli oggetti che possedete? Quanti di essi utilizzate ogni tanto o persino mai? I nostri sgabuzzini sono pieni di roba inutile, vecchia o inutilizzata perché indotti all’acquisto inconsapevole: "Costa poco, perché non comprarlo?" si diceva spesso, oppure "Ce l’ha il mio amico perché non dovrei averlo io?" con questo approccio (di cui si potrebbe lungamente disquisire) si riempiono le case di oggetti inutili.
Avete mai contato gli oggetti che possedete? Quanti di essi utilizzate ogni tanto o persino mai? I nostri sgabuzzini sono pieni di roba inutile, vecchia o inutilizzata perché indotti all’acquisto inconsapevole: "Costa poco, perché non comprarlo?" si diceva spesso, oppure "Ce l’ha il mio amico perché non dovrei averlo io?" con questo approccio (di cui si potrebbe lungamente disquisire) si riempiono le case di oggetti inutili.
Alcuni scienziati hanno calcolato che il quantitativo di oggetti posseduti e’ raddoppiato negli ultimi vent’anni a fronte di una pubblicità sempre più invadente che induce all’acquisto inutile. Tuttavia in alcuni contesti questo approccio diviene opposto: invece di acquistare altri oggetti si sceglie di condividerli, scambiarli o di prestarli. Questa filosofia di vita comincia a diventare conveniente grazie al supporto di internet e ad un vero e proprio cambio di paradigma.