giovedì 11 dicembre 2014

Vita da azienda: la liquefazione del sindacato


9 ottobre 2012

Nel 1997, quando sono entrato nel mondo del lavoro, l’influenza e la forza del sindacato nella mia azienda era tangibile. Un’influenza a tratti prepotente, atta a difendere (forse) troppi privilegi e troppi lavoratori indifendibili. Quelli erano gli anni dove gli impiegati statali si concedevano il lusso di uscire in orario lavorativo per fare la spesa moltiplicando così i comportamenti deplorevoli e il divario tra pubblico e privato; forse era colpa anche di questi episodi, più volte sbattuti sui quotidiani, a frapporre un pregiudizio fra me e i sindacalisti. Mi chiedevo come si potesse tollerare la presenza di lavoratori che, entrati nel sindacato, acquisivano uno status di privilegio e di rispetto: smettevano di lavorare, ottenevano un’auto aziendale (in genere quelli più in vista) e un ufficio dedicato alle loro attività sindacali. Ma c’erano anche le inevitabili progressioni di carriera a far arrovellare i colleghi... Tuttavia se avevi qualche problema ottenevi risposte da un sindacato che allora funzionava veramente ed era composto da gente che ci credeva davvero e per esso si spendeva.

venerdì 28 novembre 2014

Sulla terrazza – Pierre-Auguste Renoir


20/7/2000
Occhi sognanti come spersi in viaggi d’oltreoceano: oltre la voluttà di Jeanne Darlaud, o l’azzurro sguardo d’una bimba allegra.
S’aprono alla vista melodie coloristiche nell’ordine perfetto di cromìe senza tempo; abbraccio assonanze vegetali di prospettive nascoste in prati di maggio in festa denso come la natura stessa dei colori: s’esalta il canto gioioso d’un allegorico concerto di primavera. 

martedì 11 novembre 2014

Le scarse alternative nella politica siciliana


2 ottobre 2012

Pochi giorni fa sono stato alla presentazione dei candidati alle regionali di Sicilia per il Movimento Cinque Stelle nella mia città. La mia è stata una presenza da simpatizzante ma anche da osservatore, in fondo condivido molte delle idee del movimento di Grillo ma amo anche non lasciarmi vincolare troppo, proprio per mantenere un senso di obiettività.
Ciò che ho riscontrato in quelle due ore di presentazione è la passione degli attivisti, il desiderio di cambiamento e la freschezza delle idee. Il discorso di Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione, è stato molto franco e onesto. Un libro di idee che tuttavia non scardinerà con facilità i pregiudizi e le ambiguità dei siciliani. La sala infatti non era totalmente piena come sarebbe stato auspicabile...

venerdì 7 novembre 2014

Iosif Aleksandrovič Brodskij


Posto che la bellezza sia una particolare distribuzione della luce, quella più congeniale alla retina, la lacrima è il modo con cui la retina – come la lacrima stessa – ammette la propria incapacità di trattenere la bellezza.

giovedì 6 novembre 2014

La Pillirina ha le ore contate


Aderisco alla campagna di sensibilizzazione di Sos Siracusa che giustamente fa notare come sia calato il silenzio sull'istituzione della Riserva Terrestre Capo Murro di Porco/Penisola Maddalena. Qualora l'assessorato Regionale non istituisca entro la scadenza la riserva cadrà il vincolo consentendo ai costruttori di mettere le mani sull'unico tratto di costa rimasto integro a Siracusa.

sabato 27 settembre 2014

Mino Pecorelli



Notizie si sa, a un certo livello non esistono. Esistono invece “fughe di notizie”. Cioè quelle soffiate, quelle “indiscrezioni” con cui ciascun centro di potere in questa Repubblica pluralistica cerca di condizionare, ammonire, minacciare, altri centri di potere. In questo senso, parlare di “giornalisti-spia” è parlare di acqua fresca. Il giornalista è insieme una spia e il suo contrario. Spia in quanto per accedere a certe informazioni deve stabilire dei contatti con determinati centri di potere, magari tappandosi il naso, ma senza timori virginali sul candore delle proprie mani. Antispia, perché offre subito al suo pubblico ogni indiscrezione della quale entra in possesso. Il giornalista, insomma, può correre il rischio di diventare uno strumento altrui, può non comprendere subito dove andranno a sfociare iniziative determinate alle sue spalle, ma certo mai e poi mai uno che ha il vizio della penna potrà prestarsi alle clandestine omertà del mondo spionistico. 

giovedì 18 settembre 2014

Pier Paolo Pasolini


Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.

mercoledì 17 settembre 2014

Bertrand Russell


Le scienze si sono sviluppate in un ordine inverso a quello che si sarebbe potuto prevedere. In un primo tempo si sottopose al dominio della legge ciò che distava di più da noi, e solo in un secondo tempo si dominò ciò che era più vicino: prima i cieli, poi la Terra, poi la vita animale e vegetale, poi il corpo umano e per ultimo - anche se finora imperfettamente - lo spirito umano.

lunedì 8 settembre 2014

Il cui prodest delle proteste anti occidentali

Una scena del film

15 settembre 2012

Attorno all'11 settembre esce su Youtube il trailer con i sottotitoli in arabo del film L'innocenza dei musulmani. Film in realtà sarebbe ben più datato, ma stranamente è emerso proprio attorno a quella fatidica data. A mettere fuoco alle polveri il produttore ebreo Sam Bacile, che a detta sua avrebbe raccolto fondi presso un centinaio di contributori ebrei. Ma oggi, a fronte di ciò che sta infiammando i paesi musulmani, l'identità di questo produttore è un mistero. Lo riportano oggi diversi quotidiani, se lo chiede Gad Lerner sul suo sito e se lo chiedono molti giornali nel mondo. Dalla produzione sino all'introvabile pellicola c'è un giallo molto strano.

A fronte di una produzione così misteriosa e di commenti inopportuni (fino a ieri Bacile definiva l'Islam un cancro), una domanda legittima sorge spontanea. Cui prodest? Le modalità di questa operazione, i gravi effetti nei rapporti con i paesi islamici e la morte dell'ambasciatore americano, puzzano tremendamente. Le proteste infatti danneggiano l'immagine dell'America in una fase molto delicata, quella delle prossime elezioni. Sin dall'insediamento di Obama infatti i rapporti con Israele si sono raffreddati, le pressioni per un attacco all'Iran ignorate e le politiche ultra aggressive di Bush modificate. È da mesi che Israele muove le fila per giungere ad una guerra senza trovare ancora una sponda politica nell'America di Obama. Ora a ridosso del voto americano, i disordini potrebbero servire a sposare l'ago della maggioranza da Obama a Romney, in modo da riavere Israele nuovamente al centro dell'agenda politica.

Questa ipotesi non punta il dito, né deve stupire, perché gli interessi nazionali o di lobby tesse spesso le fila di eventi atti a modificare gli assetti geopolitici. Proprio come noi italiani abbiamo sperimentato la strategia della tensione con finalità politiche, così a livello internazionale un attentato, la morte di un ambasciatore o altri fatti hanno la ragionevole probabilità di un cui prodest o un messaggio a "chi lo sa". Obama e il suo staff di sicuro sono stati avvertiti...

mercoledì 3 settembre 2014

Argentina 2013: le cascate di Iguazù


22-23 luglio 2013

Il mio viaggio in Argentina comprendeva un solo spostamento, la visita alle cascate di Iguazù al confine tra l'Argentina e il Brasile. Da Buenos Aires si possono raggiungere facilmente in aereo: un viaggio di un'oretta circa, mentre in autobus si impiega anche nove ore; ovviamente il secondo mezzo è quello più economico e molti argentini lo preferiscono non essendo possibile l'ulteriore opzione, quella del treno.
Sul versante argentino si atterra in un villaggio chiamato Puerto Iguazù. Una località piuttosto anonima che vive solo dell'enorme afflusso di turisti attratti dalle cascate. Il villaggio infatti è pieno di alberghi, qualche bar e ristoranti senza troppe pretese. Da qui il caos della capitale è decisamente lontano...

domenica 31 agosto 2014

Argentina 2013: Buenos Aires

Veduta della città dalla finestra della mia camera
La decisione di partire per l'Argentina era una di quelle idee che mi frullavano per testa da anni. C'era sempre stata un'attrattiva nei confronti di questo paese, un richiamo che prima o poi avrei dovuto assecondare per capire le ragioni di tale spinta. Ma la decisione di partire, in questo caso, è stata istintiva, una di quelle se si prendono non secondo una pianificazione mentale ma secondo una scelta imposta dalle sensazioni di quelle settimane. Il mio viaggio è stato di soli dieci giorni, dal 16 al 26 luglio 2013, quando abbandonando le torride temperature estive approcciavo con una stagione prettamente invernale.

martedì 26 agosto 2014

Audioguida del Parco Archeologico di Siracusa


L'audioguida permette di visitare in completa autonomia e con dettaglio di informazioni il parco archeologico della Neapolis di Siracusa, la più importante area monumentale di epoca greco-romana della città.
Il pacchetto audioguida comprende una serie di file audio con indicazioni storiche ed artistiche sui singoli monumenti, una mappa di supporto in formato pdf e le relative istruzioni. I file audio vanno caricati sul proprio riproduttore portatile (lettore mp3, Ipod, smartphone o simili) e la mappa va stampata per servire da supporto durante la visita. Avviando l'audioguida all'ingresso del parco si verrà condotti "per mano" a scoprirne la storia ed i segreti. Vengono fornite anche informazioni tecniche relative ad aree posteggio, biglietti e spostamenti.

lunedì 25 agosto 2014

Giappone 2013: da Kyoto a Narita (ultimo giorno)

Uno scorcio di Kyoto

Sabato 13 aprile: da Kyoto a Narita

Il terremoto
Era l'ultima notte che trascorrevamo a Kyoto, l'indomani ci saremmo diretti verso Tokyo per poi dirigerci verso l'aeroporto di Narita; il nostro treno partiva in tarda mattinata e a Nagoya si sarebbe aggiunto anche Thomas. Per questa ragione non avevamo alcun problema di sveglia al mattino. Tuttavia verso le 5 stordito dal sonno sentii muovere il letto. La prima impressione che ho avuto è stata quella di pensare che Diego si fosse alzato e stesse facendo qualcosa (tipo preparare la valigia). Forse stava muovendo il suo letto spingendo il comodino e di conseguenza anche il mio letto. Ma prima di rendermi conto realmente di cosa stesse accadendo Diego disse: “Il terremoto!”. Fu a quel punto che voltatomi verso il soffitto aprii gli occhi percependo lo scuotimento della stanza. Era un terremoto lento con ampie oscillazioni, un'esperienza tremenda che avevo vissuto da piccolo a Siracusa ma il cui effetto era stato quello di procurare alcuni morti nel circondario. In quel momento invece mi sentii tranquillo. Sapevo che i terremoti in Giappone sono all'ordine del giorno e che le strutture sono ben predisposte per questo. Infatti il terremoto cessò dopo alcuni istanti senza ascoltare nessuna voce concitata provenire da fuori la stanza. In queste circostanze si crea il fuggi fuggi o comunque la gente abbandona l'edificio per precauzione. Invece nulla, come se non fosse successo niente. Al che, comprendendo la normalità dell'evento dissi in tono ironico a Diego: “Ok, ora possiamo tornare a dormire” e così in effetti abbiamo fatto.

domenica 24 agosto 2014

Giappone 2013: Kyoto (quindicesimo giorno)

Il tempio Kinkaku-ji o Padiglione d'oro

Venerdì 12 aprile: Kyoto

C'era una cosa che ancora mi mancava del Giappone, la possibilità di fare un giro in bici utilizzandola come mezzo di trasporto. Quel giorno Diego non mi avrebbe seguito, lui preferiva prendere i mezzi pubblici per visitare i molti templi sparsi in ogni angolo della città, egli considerava la mia scelta solo una sfacchinata senza senso. 
Così una volta separati mi sono diretto in un posto dove si noleggiavano le bici. Il noleggio di una bicicletta in Giappone di per sé non comporta troppi pensieri perché la scarsa propensione ai furti permette di chiudere la bici con un semplicissimo catenaccio istallato della bici vicino ai freni posteriori. Il catenaccio blocca solo la ruota e ciò dà una grande libertà nell'utilizzo e nessuna ansia sul fatto di abbandonare il mezzo per strada. Questo stesso sistema l'ho visto a Copenhagen dove il grado di civiltà è senza dubbio non paragonabile a quello italiano, ove avrebbero rubato la bici semplicemente sollevandola...

sabato 23 agosto 2014

Giappone 2013: Kyoto (quattordicesimo giorno)



Giovedì 11 aprile: Kyoto

Al termine della notte presso l'indimenticabile capsule hotel sono stato felice di andare via, non solo per la città piuttosto anonima, ma sopratutto perché desideravo giungere al più presto all'ultima meta del nostro viaggio: Kyoto.

venerdì 22 agosto 2014

Jeff Sparrow

Tutto quello che ci faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case e i nostri risparmi, che ci avrebbero costretti a lavorare tutto il tempo per un salario scarso e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

giovedì 21 agosto 2014

Celebrare Ierone II per riscoprire il nostro passato

Ierone chiama Archimede alla difesa della città di Siracusa,
dipinto di Sebastiano Ricci

La gloria di Gerone
in alto sollevassero gli aedi
oltre il mare di Scizia e fin là dove…

Così Teocrito cantava nel XVI idillio la gloria del tiranno Ierone II (o secondo altre traduzioni Gerone), un nome che ai più comunica solo l’assonanza toponomastica di una strada nella parte nuova della città. Eppure dietro il nome di Ierone II si è mossa una storia importante, ma soprattutto il lascito di monumenti come l’ara di Ierone e l’alto sviluppo delle arti e della scienza sotto il suo regno. Non dobbiamo dimenticare che sotto Ierone dal 270 al 215 a.C. la città era al culmine della sua gloria per poi perdere tutto con la morte, l’arrivo di Geronimo e la conquista romana della città.

mercoledì 20 agosto 2014

Giappone 2013: Kobe (tredicesimo giorno)


Tradizionali contenitori per il trasporto del sakè

Mercoledì 10 aprile: Kobe

Se fosse dipeso da me non avrei scelto di visitare Kobe perché questa città non ha nessun monumento degno di nota. Essa è stata scelta dagli sposi solo per far provare agli invitati la famosa carne di Kobe: la carne più buona e più costosa al mondo. Precedentemente l’unica cosa che conoscevo di questa città era il vago ricordo di un tremendo terremoto che aveva distrutto la città nel 1995. Un’immagine in particolare mi era rimasta impressa, forse da un libro di scuola, quella di un complesso di edifici coricati l'uno sull'altro come se fossero stati abbattuti in un gioco del domino. In quell'immagine ognuno di essi risultava integro ma sradicato dalle fondamenta di un terreno fin troppo deformato dal sisma. Ovviamente di quell'evento oggi non resta nulla di visibile. Dal treno che ci stava conducendo in città si scorgeva solo un’ininterrotta distesa di case che non consentiva la distinzione tra una località e l’altra. Se si osserva dalle immagini satellitari l’area di Kobe infatti si nota una conurbazione continua di edifici che la unisce a Osaka. Questa caratteristica è una di quelle che più di tutti ha sempre colpito la mia immaginazione nei confronti del Giappone.



Una scritta in italiano in una chiesa cattolica di Kobe

lunedì 18 agosto 2014

Giappone 2013: Miyajima (dodicesimo giorno)


Martedì 9 aprile: Miyajima

Quella mattina per colazione abbiamo dovuto provare per la prima volta la colazione alla giapponese: in genere abbiamo trovato un bar onde mantenere le nostre abitudini, ma quella mattina tutto era diverso. In quell'albergo infatti la mensa non aveva ancora preparato nulla riguardo ad una colazione "all’italiana". Pertanto considerai quella circostanza un modo per provare una colazione giapponese. I giapponesi fanno colazione come fosse pranzo, in maniera abbondante e corposa. Pertanto mettere sul piatto del pesce o una zuppa, proprio come fossimo a pranzo o a cena era davvero eccessivo per me! Il tentativo è stato tremendo, lo ammetto. La cucina giapponese è sempre buona, ma di mattina il solo odore di pesce arrostito è una violenza culinaria enorme...

domenica 17 agosto 2014

Giappone 2013: Hiroshima (undicesimo giorno)


Orologio fermo all'ora dell'esplosione

Lunedì 8 aprile: Hiroshima

Per raggiungere Hiroshima da Nagoya è necessario effettuare un cambio di treno alla stazione di Kobe. L'intero gruppo era presente alla stazione quella mattina per iniziare il loro tour del Giappone, mentre noi eravamo già a metà del viaggio... Era strano vedere la coppia di sposi che ieri si era sposata con un rito a tratti fiabesco essere adesso in abiti normali. A guidarci c'erano proprio loro che avevano il piacere di mostrare agli amici il paese.
Perché si va a Hiroshima? Ovviamente per visitare il Museo della bomba e il Parco della pace... Ma questi siti richiedono al massimo una giornata, noi infatti restavamo due giorni perché avevamo intenzione di visitare anche l'isola di Miyajima, poco lontano da Hiroshima.

Giappone 2013: il matrimonio giapponese


Quella mattina avevamo tutto il tempo per fare colazione e prepararci per il matrimonio. Io e Thomas ci eravamo messi d'accordo per cercare un bar ove fare colazione. Girammo parecchi isolati ma era tutto chiuso e le strade deserte, per un momento avevamo temuto di dover andare alla stazione e perdere molto tempo invece di fronte a noi, non troppo lontano dall’hotel, è comparso uno Starbucks...

domenica 10 agosto 2014

Giappone 2013: Takayama (nono giorno)


Antica abitazione a Hida no Sato
Sabato 6 aprile: Takayama

Takayama è una tranquilla cittadina nel centro del Giappone, una meta turistica a due ore e mezzo di treno da Nagoya. Riponevo molta curiosità su questa città perché il centro storico è costituito da case tradizionali, ed è una località abbastanza isolata dal resto del paese. Difatti quando due anni fa avevamo programmato le tappe del viaggio avevamo considerato di trascorrere una notte in loco in un ryokan…

sabato 9 agosto 2014

Giappone 2013: Nagoya (ottavo giorno)


Venerdì 5 aprile: Nagoya

La notte era trascorsa bene, il futon in fondo era ben più comodo di quanto pensassi. Dopo aver preparato le valigie e aver saldato il conto ci siamo diretti verso il nuovo hotel dove avremmo trascorso il resto delle notti a Nagoya. Ci siamo spostati a piedi perché esso si trovava abbastanza vicino ed era anche posto in una zona molto centrale della città. In tarda mattinata ci saremmo incontrati con il gruppo degli invitati al matrimonio con cui avremmo proseguito il viaggio. L'appuntamento era alla stazione centrale di Nagoya sotto un grande orologio che sembrava essere il riferimento per tantissime persone in attesa di altrettanti appuntamenti. 

venerdì 8 agosto 2014

Giappone 2013: da Nara a Nagoya (settimo giorno)

Un laghetto a Nara
Giovedì 5 aprile 2013

In fondo ce la siamo presa un po’ comoda quella mattina, siamo usciti dall’ostello verso le 10 con l’intento di fare colazione e un certo giro per Nara senza troppe pretese. Nel primo pomeriggio avremmo dovuto prendere il treno che ci avrebbe portati a Nagoya dove ci saremmo riuniti con tutto il resto del gruppo: Thomas ed Eric. Tuttavia essendo Nara non troppo grande è stato possibile girare delle parti che non avevamo visto. La giornata tra l’altro era piuttosto calda e soleggiata e anche la qualità delle foto finalmente mi consentiva di ottenere immagini migliori. Oltre a svariati templi siamo riusciti a trovare anche un laghetto molto caratteristico all’interno di un parco dove una coppia eseguiva un servizio fotografico in kimono. La bellezza degli abiti uniti all’effetto dell’hanami hanno reso le foto molto pittoresche.

mercoledì 30 luglio 2014

Giappone 2013: da Tokyo a Nara (sesto giorno)


Mercoledì 3 aprile 2013

Ancora una volta pioggia a dirotto. Quando usciamo dall’hotel per dirigerci alla stazione l’acquazzone è implacabile, soprattutto perché ci stiamo spostando con le valigie per dirigerci verso la prossima meta: Nara. In questo viaggio abbiamo finalmente l’opportunità di prendere il treno veloce Shinkanzen da Tokyo a Kyoto, poi ci toccherà cambiare in direzione Nara. In questa tappa Thomas ci seguiva sino a Nagoya, città dove ci saremmo riuniti il giorno successivo.

domenica 27 luglio 2014

Giappone 2013: una giornata a Nikkō (quinto giorno)


Martedì 2 aprile 2013:

Quella mattina eravamo perfettamente organizzati. Sveglia presto, spostamento rapido verso la stazione di Shinjuku, metro e coincidenza con il treno per Nikkō. Avevamo già considerato gli orari dei treni in modo da non arrivare troppo tardi a destinazione. Quel giorno tra l’altro pioveva a dirotto e faceva ancora freddo.

sabato 26 luglio 2014

Giappone 2013: terzo giorno a Tokyo (quarto giorno)


Lunedì 1 aprile:

Quando ci siamo incontrati nella hall di mattina la prima cosa che ho pensato è stata quella di risolvere il mio problema con la SIM. Ho chiesto alla reception il favore di chiamare il numero dell’helpdesk per parlare con un operatore. L’operatore per fortuna parlava inglese, questo mi ha permesso di fare una lunga chiacchierata senza tuttavia risolvere definitivamente il problema. Egli sosteneva che non era compito loro sostituire la SIM e che veniva sempre sconsigliato il taglio della stessa, proprio per il problema in oggetto. Così al termine della conversazione mi sentii sconsolato perché la società non si era presa la responsabilità del problema, proprio come avviene quotidianamente in Italia: quando c’è da onorare il diritto di un cliente la compagnia ti abbandona, tanto i soldi li ha incassati! Tuttavia raccontando la cosa ai ragazzi mi è stato suggerito di inviare un’email all’indirizzo allegato nella lettera della SIM. Diego mi spiegava che probabilmente le società erano diverse, quella che emette la SIM e una di appoggio che opera nella risoluzione dei problemi. Forse con quella email mi sarei rivolto direttamente alla società che ha ricevuto i miei soldi e di cui ero effettivamente cliente. Così tra una pausa e l’altra nel corso della giornata ho scritto l’email dove spiegavo tutte le problematiche nel caso e l’ho inviata…

giovedì 24 luglio 2014

Giappone 2013: in giro per Tokyo (terzo giorno)

Gli "ema" (絵馬), tavolette per esprimere i propri desideri lasciati dai fedeli all'interno di un tempio scintoista

Domenica 31 marzo:

L’appuntamento mattutino era per le 9;30 nella hall dell’albergo. I ragazzi erano parecchio puntuali. Anche quel giorno il tempo non era dei migliori, c’era freddo e pioveva a dirotto. Questa condizione climatica in parte mi stupiva perché semplicisticamente associamo il clima alla latitudine di un luogo. Tokyo ad esempio è posta ad una latitudine di circa 35° nord, si trova cioè più a sud di Capo Passero 36° N e quindi più a sud della punta estrema della Sicilia. A quella latitudine si trova anche Tunisi! Questo significa che la capitale del Giappone seppur con un clima simile a quello che troveremmo a Milano è alla stessa latitudine della costa nord dell’Africa! Per questa ragione l’idea di avere quotidianamente tra i 10 e gli 8°C mi sembrava una stranezza. Ma ovviamente bisogna considerare una posizione geografica completamente diversa, l’influenza delle correnti oceaniche e quella dei venti…

Abbiamo fatto colazione in uno Starbucks, sotto questo aspetto non abbiamo mai perso le nostre abitudini. Ma c’è anche da dire che le soste all’interno dei locali pubblici erano anche la scusa per Diego di fumare almeno due sigarette. Una delle bizzarrie del Giappone è senza dubbio il fatto che è proibito fumare per strada! Nei marciapiedi sono presenti dei cartelloni che ricordano questo divieto, all’interno di molti locali invece si fuma liberamente. Personalmente questa regola mi infastidiva perché considero una vera e propria conquista di civiltà il divieto di fumo nei locali in Italia e in molti paesi europei, senza la necessità di dover tornare a casa gettando in lavatrice i propri vestiti, oltre a dover subire il fumo passivo.

mercoledì 23 luglio 2014

Giappone 2013: l'arrivo a Tokyo (secondo giorno)

Venerdì 29 marzo 2013:

Puntai la sveglia alle 4;45 a causa del primo volo che da Catania mi avrebbe portato a Roma dove con ampio margine di tempo avrei preso la coincidenza per Francoforte. Lì avrei incontrato i miei compagni di viaggio…
Il mio biglietto (del volo di ritorno) sul display dell'iPhone
Una prima considerazione riguarda il check-in, la Lufhtansa, attua un check-in online particolarmente efficiente. Utilizzando una applicazione per iPhone poco prima di andare al check-in è possibile saltare la fila e prenotando online, con la differenza che non hai l’esigenza di stampare il foglio di imbarco (come per Ryanair): tutto resta nell’iPhone. Quando arrivi al desk consegni la valigia mostrando il tuo biglietto nello smartphone. All’imbarco avviene la stessa operazione dato che si passa il codice del display sullo scanner. L’efficienza è massima non solo perché riduci i tempi, non usi carta e abbatti di molto i costi fissi. In tutte le compagnie italiane invece questo metodo non è ancora attuato. Pertanto si ha sempre la noia di dover fare una lunga fila al check-in, magari a causa del poco personale presente. Purtroppo questa è una delle caratteristiche culturali che rendono il nostro paese parecchio arretrato, con il risultato che chi ne paga le conseguenze è il personale addetto nonché la scarsa qualità del servizio offerto. Purtroppo i dirigenti delle compagnie pur essendo strapagati non adottano gli stessi criteri dei tedeschi e dei giapponesi, come vedremo.

giovedì 17 luglio 2014

Giappone 2013: partenza da Catania (primo giorno)

Venerdì 29 marzo 2013:

Puntai la sveglia alle 4;45 a causa del primo volo che da Catania mi avrebbe portato a Roma dove con ampio margine di tempo avrei preso la coincidenza per Francoforte. Lì avrei incontrato i miei compagni di viaggio…
Il mio biglietto (del volo di ritorno) sul display dell'iPhone
Una prima considerazione riguarda il check-in, la Lufhtansa, attua un check-in online particolarmente efficiente. Utilizzando una applicazione per iPhone poco prima di andare al check-in è possibile saltare la fila e prenotando online, con la differenza che non hai l’esigenza di stampare il foglio di imbarco (come per Ryanair): tutto resta nell’iPhone. Quando arrivi al desk consegni la valigia mostrando il tuo biglietto nello smartphone. All’imbarco avviene la stessa operazione dato che si passa il codice del display sullo scanner. L’efficienza è massima non solo perché riduci i tempi, non usi carta e abbatti di molto i costi fissi. In tutte le compagnie italiane invece questo metodo non è ancora attuato. Pertanto si ha sempre la noia di dover fare una lunga fila al check-in, magari a causa del poco personale presente. Purtroppo questa è una delle caratteristiche culturali che rendono il nostro paese parecchio arretrato, con il risultato che chi ne paga le conseguenze è il personale addetto nonché la scarsa qualità del servizio offerto. Purtroppo i dirigenti delle compagnie pur essendo strapagati non adottano gli stessi criteri dei tedeschi e dei giapponesi, come vedremo.

martedì 15 luglio 2014

Giappone 2013

L'idea di un viaggio in Giappone risale al 2011. Allora la proposta era nata da un mio amico (Diego) che vive da qualche anno a Francoforte, lì conobbe una ragazza giapponese che poi divenne la sua fidanzata; questa conoscenza in un modo o nell'altro cambiò molto il suo stile di vita e le sue conoscenze. Conobbe anche le amiche giapponesi e nel tempo la cultura del paese divenne un qualcosa di familiare: dai primi approcci con la lettura degli ideogrammi sino al cibo. Per questa ragione due anni fa assieme ad un suo amico tedesco organizzammo scrupolosamente un viaggio in Giappone, cui successivamente si unì anche un'altra persona. Ma cinque giorni prima della partenza ricevemmo la tragica notizia del terremoto prima e dello tsunami poi, con le ben note conseguenze sulla centrale nucleare di Fukushima; per questa ovvia ragione il "sogno" del Giappone sfumò rovinosamente. 
Questa volta le circostanze per partire sono state favorite da una novità essenziale, quella di un matrimonio a Nagoya. Chi si sposava era un’amica di Diego che dopo aver celebrato le nozze in Europa con un ragazzo tedesco, decideva di sposarsi nel suo paese con rito tradizionale chiamando in causa tutti gli amici più stretti.

lunedì 9 giugno 2014

Diario del saccheggio


Diario del saccheggio è un film documentario del 2003 del regista argentino Fernando Ezequiel Solanas. Il video spiega ciò che è avvenuto in Argentina nel corso della crisi economica e le insane politiche neoliberiste portate avanti dal presidente Carlos Menem e dalla maggioranza governativa al potere.
L’importanza di questo documentario risiede nel mostrare a noi italiani gli effetti di certe politiche che stanno giungendo pian piano nella nostra vita quotidiana senza rendercene conto: la deregulation economica, la riduzione dei diritti dei lavoratori e le privatizzazioni. Ma anche le derive populiste e propagandistiche della politica e le condizioni socio-economiche che l’Argentina ha attraversato. Insomma un ottimo insegnamento che invita sicuramente a far riflettere… 

PS: puoi anche leggere le mie impressioni di viaggio in Argentina.

mercoledì 4 giugno 2014

Un'intervista in inglese


Grazie al Couchsurfing, progetto di cui faccio parte da anni, ho risposto alla richiesta di una scrittrice americana che cercava persone disposte a rispondere ad alcune domande sulla propria città per scriverne un libro. Di seguito pubblico l'intervista in inglese rimandando anche al libro che potete acquistare in questa pagina.

mercoledì 28 maggio 2014

Lev Tolstoj

Tuttavia gli uomini, in generale, non recepiscono la dottrina di Cristo come un cammino progressivo verso la perfezione. La maggior parte della gente l'ha intesa come una dottrina redentrice, riscatto dal peccato per mezzo della grazia divina, trasmessa dalla chiesa per cattolici e ortodossi, acquistata per mezzo della fede, per protestanti e calvinisti. 
Questa interpretazione ha fatto scomparire la sincerità e la serietà dell'impegno personale di fronte alla morale cristiana. 
I teologi delle varie chiese possono ben predicare a sazietà che questi mezzi di salvezza non impediscono affatto all'uomo l'impegno morale, ma anzi lo aiutano. Certe premesse portano con loro conseguenze inevitabili e nessuna argomentazione potrà impedire alla gente di trarle. L'uomo imbevuto di questa fede nella redenzione, non cercherà più di assicurarsi la salvezza per mezzo dei suoi sforzi personali, troverà ben più comodo accettare il dogma insegnatogli e attendere dalla grazia divina il riscatto delle colpe commesse. È ciò che accade alla maggior parte dei cristiani.

mercoledì 16 aprile 2014

Debitocrazia


Sappiamo poco riguardo a ciò che grava sulle nostre teste. Il debito che l'Europa continuamente ci impone di pagare incide sulla vita di tutti. Ne sanno qualcosa i Greci ma anche gli Argentini e gli Ecuadoregni con le lotte contro il Fondo Monetario Internazionale che imponeva misure neoliberiste. Il meccanismo dei debiti contratti dalle nazioni fa parte dello sporco disegno con cui le banche e le aziende si arricchiscono a scapito delle popolazioni, e è su questa base che ci si appella per considerare i debiti odiosi e quindi illegittimi.

Questo documentario incentrato sulla questione greca è molto istruttivo sopratutto per noi italiani, appesi al rischio default e agli interventi della troika proprio dietro l'angolo. Per la visione è necessario abilitare i sottotitoli in italiano.

giovedì 13 marzo 2014

Le agghiaccianti clausole del TTIP, l'accordo USA-UE


C’è uno spettro che si aggira tra l’Europa e gli Stati Uniti e si chiama TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partership). In pratica un accordo di libero scambio tra USA e UE: fin qui tutto normale. Il problema sono le clausole neoliberiste che esso contiene. 
Il libero scambio non sarà favorito solo dall’abbattimento ulteriore di barriere doganali, ma anche di limiti legislativi cui verranno sottoposte le aziende. In pratica con questo accordo avverrà un’ulteriore abbattimento di sovranità degli stati a vantaggio delle grandi aziende. Così se la Monsanto desidera esportare prodotti geneticamente modificati l’UE non potrà impedirlo, come avviene oggi. Inoltre le controversie tra aziende e territorio e tra aziende e lavoratori vengono risolte per via privata escludendo gli organi preposti: la magistratura. In pratica un’enorme regalo alle grandi corporation che spadroneggeranno a scapito dei più deboli. 

Il video spiega molto bene in contenuti di questo accordo che nessuno dei media (ovviamente) ci racconta.

mercoledì 12 marzo 2014

Vita da azienda: Facebook potrebbe cambiarla in meglio ma i manager non ci sentono


9 agosto 2012

Sono quindici anni ormai che lavoro presso una grande azienda, non ricopro un posto di spicco, tutt'altro, sono l'ultima ruota del carro: un po' per scelta, un po' per convenienza e quieto vivere... Ma in quindici anni ho avuto modo di appurare una serie di aspetti del mondo lavorativo che amo analizzare per inguaribile curiosità. Alcuni dei futuri post di questo blog infatti saranno incentrati proprio su questo argomento, proponendo un interessante punto di vista: quello di chi dal "basso" prova a guardare le ragioni di chi comanda.

lunedì 10 febbraio 2014

Il medioevo informatico di Siracusa


Se un governo è lo specchio di un popolo, il Comune e l'azione politica locale sono lo specchio dei cittadini. Siracusa in ciò sa distinguersi egregiamente non solo per la qualità dei politici che riusciamo ad eleggere ma anche per la loro superba incompetenza. In questa realtà Siracusa detiene il “privilegio” di essere, assieme a troppe città del sud, un ottimo esempio di medioevo informatico. Non parlo solo del livello medio di conoscenza dei cittadini, parlo sopratutto dei servizi offerti dal Comune e dai vari enti pubblici annessi.

giovedì 16 gennaio 2014

Elzeviri di viaggio


Alla fine mi sono deciso: ho aperto un blog specifico dedicato ai viaggi. I contenuti di questo blog sono varii, ma l'esigenza di avere un blog solamente dedicato ai viaggi era ormai divenuta un'esigenza. Pertanto da questo momento tutti gli Elzeviri di viaggio verranno pubblicati nel nuovo blog: http://elzeviriviaggio.blogspot.it/ buone letture!

sabato 11 gennaio 2014

Sogno ad occhi aperti (terra aria)



16 luglio 2013
Come una carezza di vento che alita dal mare, il soffio denso delle correnti mattutine e l'azzurro del Mediterraneo; m'espando al di là dei confini fragili, in volo, sopra terreni, vallate e colline arse. Ora lo vedo, è chiaro ciò che cerco: questa grandezza che mi penetra e che vibra... Abbraccia tutto, l'essenza vera delle cose, l'energia della terra e la grazia leggera dell'aria che sfiorandomi fugge via, in un sussulto d'immenso.